17 Lug I fondi chiusi immobiliari tentano il recupero
Si è arrestato il recupero dei fondi chiusi immobiliari dai minimi di marzo, con un saldo che da inizio anno rimane marcatamente negativo (in media -14,62%). La discesa è più contenuta rispetto a quanto sta registrando il settore real estate della zona euro, che nel 2020 mostra una perdita del 19% (peggiore anche del mercato azionario, che nel suo insieme mostra un calo del 9,5%).
Per quanto uno scenario che veda i rendimenti delle obbligazioni sui minimi storici favorisca il settore immobiliare, in quanto considerato come proxy del reddito fisso nei portafogli, fino a quando non assisteremo a un marcato recupero dell’attività economica non potremo attenderci di rivedere i massimi del passato.
In data 26 giugno, Amundi RE Italia SGR ha deliberato la liquidazione anticipata del fondo Amundi Europa ed il pagamento di un primo acconto per almeno metà della liquidità residua. Si tratta di circa 400 euro per le 84.853 quote, il cui pagamento è previsto per il 15 luglio.
Anche il fondo Polis ha completato la cessione del portafoglio, con la vendita dell’immobile sito in Trezzano sul Naviglio (MI). L’operazione è avvenuta a 2.850.000, invece dei 4.125.000 della valutazione al 31 dicembre: comportando una minusvalenza di 10 euro a quota. I crediti residui ancora in bilancio, il contenzioso con AXA e le spese di liquidazione potranno incidere significativamente sul NAV (42 euro).
Mediolanum Real Estate ha accettato una proposta vincolante per il complesso immobiliare a Torino, sito fra Via Lagrange e Via Doria per 12.800.000 euro. Questo valore è prossimo a quello indicato nella stima, considerando la svalutazione media del portafoglio pari al 15%.
Infine, segnaliamo come Atlantic 1 abbia posticipato la stipula del contratto definitivo di compravendita dell’immobile di Roma in Via Cristoforo Colombo, aderendo alla richiesta dell’acquirente: questa verrà comunque portata a termine entro settembre 2020.
