L’azionario cinese promuove 1 gestore su 3

L’azionario cinese promuove 1 gestore su 3

Il mercato azionario cinese è strutturato in diverse categorie di azioni sulla base anche dal mercato di quotazione, suddivise tra titoli quotati a Hong Kong o sulla terraferma (Shanghai e Shenzhen). Gli indici composti da azioni di Classe A vedono la predominanza di titoli tecnologici, industriali e beni di consumo primari. In particolare, va osservato come l’investimento nella classe A comporti il contenimento dell’esposizione verso società controllate dallo stato cinese.

Negli ultimi 3 anni i rendimenti sono stati molto diversi tra le varie categorie di azioni e i titoli Classe A hanno ottenuto una performance di oltre il 90% rispetto al +13% delle classi quotate a Hong Kong.

L’analisi dei fondi ha evidenziato come qualche gestore non si sia limitato a concentrarsi sulla classe A, ma si sia esposto in modo più contenuto anche sulle altre classi con risultati non sempre esaltanti. In particolare solo 7 fondi su 26 di questa categoria hanno fatto meglio dell’Etf paragonabile, che diventano 11 (42,3%) se andiamo a verificare la performance corretta per il rischio (Rap), ma sono solo 8 (30,8%) quelli che ottengono risultati migliori rispetto al clone in modo persistente.

Gli oneri sono apparsi mediamente elevati (1,88%), ma anche le commissioni degli Etf non sono così economiche, in particolare per i prodotti partiti per primi come quello utilizzato per l’analisi. Per esempio con la stessa specializzazione segnaliamo Ubs Etf (IE) Msci China A SF con commissioni che si riducono allo 0,3%.

È interessante notare come il più performante, MW Tops China A Share Usd, ci risulti persegua una strategia di tipo alternativo e quindi con un’operatività che parzialmente si ispira agli hedge fund, conseguendo elevati rendimento con un livello di rischio piuttosto contenuto. Presumiamo che non sia facile per gli investitori italiani sottoscriverlo presso gli abituali intermediari.

Tra i fondi dimensionalmente più importanti ne emergono due per avere registrato risultati deludenti: Aberdeen S China A Share Eq A con un Rap di 1780 euro su 1000 euro investiti 3 anni orsono, rispetto a 1826 euro ottenuti dall’Etf, mentre per Ubs(Lux) Inv China A Opp Usd il Rap è addirittura pari a 1623 euro.

 

Nella categoria vi è solo un fondo di una casa italiana, Eurizon Equity China A R, che figura tra i peggiori e ha registrato una performance inferiore del 30% rispetto al clone. È opportuno segnalare come se il vostro consulente / intermediario vi abbia consigliato un fondo che al momento della raccomandazione era da evitare, per i risultati fino a quel momento conseguiti, molto probabilmente non sta facendo gli interessi del proprio cliente. È quindi preferibile richiedere al proprio consulente di selezionare i migliori fondi disponibili e, nel caso non fossero sottoscrivibili per motivi commerciali, indirizzarsi senza indugi verso gli Etf.

Stefano Sanna
stefano.sanna@norisk.it