L’intelligenza artificiale entra nei portafogli degli investitori

L’intelligenza artificiale entra nei portafogli degli investitori

Da decenni siamo alla ricerca di computer così sofisticati da replicare il funzionamento del cervello umano, in particolare per la capacità di autoapprendere e risolvere problemi complessi non sempre riconducibili a semplici formule matematiche.

Molte fra le principali società tech, come Google e Facebook, stanno destinando ingenti risorse finanziarie in progetti afferenti questo ambito. Su questa tematica d’investimento sono stati emessi anche diversi ETF, che tuttavia non sempre mostrano un’esposizione così coerente con quella che si potrebbe immaginare.

La composizione dei diversi ETF è piuttosto differente, i pesi massimi del mercato sono Cadenze Design Systems (software, design e servizi di consulenza tecnologici), Cloudfare (software per applicazioni internet) e HTC (produzione di dispositivi mobile e servizi a questi associati).

I tassi di crescita annua attesi dei ricavi di questo settore sono prossimi al 30%, ma va anche sottolineato come la maggior parte delle società investibili siano attive nel settore dell’AI solo marginalmente.

La vera domanda per gli investitori (e i consulenti) è se sia preferibile esporsi ad una nicchia comunque molto promettente o preferire uno strumento generalista sul settore tecnologico.

Stefano Sanna
stefano.sanna@norisk.it