Non correre rischi inutili

Non correre rischi inutili

Perché nel 2021, dopo 20 anni, ci ritroviamo a dire: NORISK

Per quanto la letteratura finanziaria e una lunga serie di esperienze abbiano dimostrato come il futuro dei prezzi degli strumenti finanziari sia imprevedibile, molti investitori continuano a inseguire una narrativa che porta a descrivere un mondo degli investimenti dove sia possibile guadagnare molto denaro e in poco tempo grazie a qualche scorciatoia.

La frenesia per la Borsa che negli anni Novanta spingeva tanti piccoli investitori, spesso inconsapevoli, a fare la fila allo sportello per aggiudicarsi l’ultimo titolo “caldo” legato in un qualche modo alla rivoluzione Internet o a passare il tempo di fronte al Televideo con il fiato sul collo alle quotazioni ha senza ombra di dubbio alimentato queste convinzioni. Nel 1999, nonostante il motto del Nasdaq fosse “Il mercato per i prossimi 100 anni” molti investitori non detenevano in portafoglio un’azione per più di 100 ore: ma per avere buone probabilità di raggiungere i propri obiettivi d’investimento occorre aver ragione per lungo tempo e non è pensabile sia sufficiente un impegno di poche ore. In altre parole, più l’arco temporale di un’operazione finanziaria venga a ridursi, più questa finisca con l’assomigliare a tutti gli effetti ad una scommessa.

Come abbiamo detto, non è cosa nuova che nei periodi caratterizzati da forti rialzi prima alcuni poi molti siano arrivati a pensare che la prova dell’efficacia di un’idea d’investimento fosse semplicemente il fatto che “funzionasse”. Recentemente abbiamo visto le cronache inondate dai fatti inerenti le performances stellari del Bitcoin o, ancora, le vicende che hanno narrato le gesta dei Redditors su Game Stop a Wall Street a discapito della famigerata grande finanza: ma investire è altra cosa. Guadagnare denaro richiede competenze, metodo, disciplina, pazienza e investire è molto più noioso di quel che si creda.

La storia di NORISK comincia proprio a cavallo fra il nuovo ed il vecchio millennio, nel pieno della fase di euforia che portò alla bolla delle DOTCOM. La premessa fu proprio l’approcciare il mondo degli investimento senza assumersi dei rischi quando non strettamente necessari, non adeguatamente remunerati o che non si è in grado di comprendere. Dopo vent’anni possiamo affermare come questa sia ancora oggi la stessa filosofia che ci guida nel mondo degli investimenti investimenti. Con la convinzione che per quanto non sia possibile prevedere i mercati, questo lo sia invece per i comportamenti umani.

Stefano Sanna
stefano.sanna@norisk.it