27 Ago La voce di NORISK SCF – Mercati estivi tra oscillazioni e opportunità d’investimento
Ci siamo lasciati la prima settimana di Agosto con un’esplosione di volatilità partita dal Giappone e che aveva contagiato tutte le asset class che avevano ben performato con in testa i semiconduttori.
Poteva essere, come in tante altre occasioni, una correzione di qualche settimana/mese invece è stato un episodio assolutamente anomalo nell’intensità e nella velocità: sono bastati pochi giorni per far rientrare la volatilità e i mercati si sono ripresi quasi subito. Non è stata di fatto una correzione, ma una serie di aggiustamenti tecnici di operatori speculativi che ci fa capire come il mercato odierno sia un mercato dove, molto più che in passato, la presenza di eventi estremi e anomali sia da tenere in considerazione.
Chi ha costruito nel tempo un PF solido e diversificato con una buona presenza di cash remunerato, grazie ai tassi positivi oggi esistenti, non ha ragioni di preoccuparsi di cali anche repentini. La volatilità in aumento è la migliore condizione per entrare e/o incrementare l’investito sui mercati azionari.
Cosa è cambiato in queste poche settimane?
Questi i fatti salienti:
- Il mercato obbligazionario ha performato discretamente e i tassi d’interesse sono scesi su tutte le scadenze della curva;
- Oro è sui massimi;
- Dollaro, come da nostre riflessioni espresse più volte, si è indebolito ed è arrivato quasi a 1,12 contro Euro; vediamo se la corsa dell’Euro si fermerà o se sarà la volta buona per un deciso ulteriore rafforzamento;
- La crescita del mercato del lavoro in US ha visto una profonda revisione al ribasso del numero di posti di lavoro creati;
- A Settembre, verosimilmente avremo tagli dei tassi sia della Fed che della Bce.
A parte questa breve sintesi, in settimana avremo la trimestrale di Nvidia che sarà, ovviamente un market mover nel breve vista l’importanza del titolo per il settore dei semiconduttori.
Infine qualche grafico: il primo ci fa vedere come l’oro sia il miglior investimento del 2024 (+20,6% in euro) seguito dallo S&P 500 a +18%, mentre i bond a lungo termine (7-10 anni) hanno reso un “misero” +2,52%.
Le discussioni sull’oro in asset allocation sono infinite tra gli addetti ai lavori, ma la sostanza è che l’oro funziona bene nei momenti di:
- Dollaro debole;
- Tassi reali in discesa;
- Turbolenze e problemi geopolitici;
- Inflazione.
Non sempre l’oro performa in presenza di una o più delle caratteristiche appena elencate, ma indubbiamente un ambiente di tassi in ribasso e un dollaro debole aiutano il lingotto. La presenza dell’oro permette in molti momenti di vedere un’effettiva decorrelazione con le altre asset class: detto più semplicemente l’oro sale o scende meno nei frangenti dove le azioni scendono.
La ricerca di asset class decorrelate è fondamentale per chi investe e per chi gestisce PF.
Grafico dell’oro ultimo anno
Grafico EurUsd ultimi 5 anni